La Struttura dell'Aratro
Ogni modello di aratro presenta varie tipologie di organi componenti, distinguibili in tre differenti categorie, ma tutti legati ad un telaio portante che presenta il nome di bure, parleremo dunque di organi lavoranti, di attacco e di regolazione.
Gli organi lavoranti vengono sempre applicati alla parte posteriore della bure, tra questi distingueremo il versatoio, altrimenti detto orecchio, una lamina dalla forma ricurva terminante con una sorta di lama di acciaio, il vomere, che ha la funzione di tagliare il terreno orizzonatalmente durante l'avanzare dell'aratro.
Il coltello o coltro è una lama verticale, posta davanti al versatoio, che colpisce la zolla di terra a livello verticale ed elimina le eventuali radici presenti. Lo scalpello invece è un elemento usato solo nel caso in cui ci si trovi a lavorare un terreno compatto, è un'aggiuntiva punta d'acciaio posta alla punta del vomere che favorisce una penetrazione più incisiva nel terreno.
Tra gli organi di attacco emergono invece tutti quegli elementi posti a livello anteriore della bure, che hanno il compito di fissare l'aratro al trattore oppure agli animali che eseguiranno il traino.
Nel primo caso ci saranno tre punti da fissare al trattore mediante due perni laterali ed una staffa centrale, nel secondo caso invece sarà presente il cosiddetto carrello, dotato di ruote ed un imponente gancio da traino.
Gli organi di regolazione, presenti in ogni modello di aratro, fatta eccezione per il monovomere, sono quegli elementi che regolano la profondità, la larghezza e l'inclinazione dell'aratura, negli attrezzi meccanici ciò viene effettuato al posto di guida tramite specifici comandi, nei modelli trainati invece l'agricoltore dovrà effettuare tali regolazioni durante l'aratura mediante un manubrio.